ULSS 1: L’importanza della prevenzione nel controllo delle malattie trasmesse dalle zecche

Ormai da parecchi anni è nota la grande diffusione delle zecche nel territorio alpino e sono sotto sorveglianza le malattie che questi parassiti possono trasmettere all’uomo.

Quest’anno,  in modo particolare, si registra una ripresa allarmante dell’encefalite da morso di zecca (TBE) nella nostra provincia. Siamo appena all’inizio dell’estate e i casi di pazienti  ricoverati presso l’Ospedale  San Martino  sono già 7 , pari a quelli registrati complessivamente negli anni 2014 e 2015.

La quasi totalità dei casi presenta una sintomatologia neurologica.

Nella provincia di Belluno  i casi segnalati dal 1994 ad oggi sono 194 e costituiscono poco meno della metà di quelli registrati sull’intero territorio nazionale.

La malattia si presenta nel 70 % dei casi con meningite o meningoencefalite con esiti anche gravi e permanenti mentre, nei restanti casi, i sintomi sono simil influenzali ma di più grave entità.

Negli ultimi anni la malattia si è diffusa anche nella provincia limitrofa di Treviso dove però almeno nel 2016, finora,  non vi sono stati casi.

In questo ambito l’informazione della popolazione e la prevenzione assumono un ruolo cardine.

La prima prevenzione è affidata alle norme comportamentali delle persone e si riassumono in:

  • camminare su sentieri battuti evitando le zone ricche di cespugli e sottobosco ed evitare di sedersi direttamente sull’erba;
  • indossare abiti coprenti di colore chiaro, chiusi ai polsi e alle caviglie e calzature idonee;
  • utilizzare prodotti repellenti per insetti, sulla cute e sugli abiti.

E’ comunque essenziale al rientro controllare bene il proprio corpo, anche con l’aiuto di un’altra persona per le zone meno visibili, e controllare soprattutto i bambini.

L’asportazione precoce della zecca è importante per impedire la trasmissione degli agenti infettivi attraverso l’immissione di saliva e il rigurgito durante il pasto.

La zecca va asportata con l’ausilio di una pinzetta e staccata con una leggera trazione/torsione evitando di strapparla, senza cospargerla con alcuna sostanza; dopo l’asportazione la zona del morso va disinfettata.

Tale procedura è una manovra semplice, da effettuarsi tranquillamente a domicilio, senza ricorrere alla struttura sanitaria.

In aggiunta, per la prevenzione della TBE, è disponibile un vaccino efficace e sicuro, disponibile in tutti gli ambulatori vaccinali dell’ULSS 1.

L’esperienza aziendale è di oltre 20 anni, con la somministrazione di parecchie migliaia di dosi di vaccino.

Il calendario di somministrazione prevede 3 dosi al tempo 0, dopo 1-3 mesi, dopo 6-12 mesi  seguito da successivi richiami.

Il ciclo vaccinale può essere iniziato in qualsiasi momento ma deve essere noto che la protezione non è immediata ma è  maggiore dopo la seconda dose.

Purtroppo nonostante i reiterati inviti dei sanitari alla popolazione il ricorso alla vaccinazione risulta ancora modesto.

Sarebbe invece importante che tutti si sottoponessero alla somministrazione del vaccino  per evitare che il paziente malato di TBE affermi, come sempre accade:  “ Se ci avessi pensato prima!!”

Tutte le informazioni per la prenotazione sono presenti qui sul nostro sito, al seguente link:

https://www.aulss1.veneto.it/?section=campagne-vaccinali

 

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