SIL – Servizio Integrazione Lavorativa

Il Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) è un servizio socio sanitario, la cui principale finalità è di offrire uno spazio di mediazione con il mondo del lavoro affinché questo sia accessibile alle persone disabili e svantaggiate.
Il SIL collabora con gli istituti scolastici professionali, laddove questi lo richiedano, per un supporto nella gestione di “Progetti di alternanza scuola – lavoro” che fanno parte dei programmi scolastici personalizzati degli alunni disabili.
Nell’ambito del collocamento mirato delle persone disabili (Legge 68 del 12 marzo 1999), il SIL svolge una funzione di supporto ai Centri per l’Impiego del Servizio Politiche del Lavoro della Provincia di Belluno, collaborando nella gestione di percorsi finalizzati all’assunzione delle persone disabili.

DI COSA SI OCCUPA
I progetti e le attività proposte dal Servizio Integrazione Lavorativa (SIL) perseguono obiettivi legati alla crescita relazionale, allo sviluppo di abilità e autonomie utilizzando, a tale scopo, gli spazi veri e concreti che Aziende ed Enti operanti sul territorio mettono a disposizione per esperienze di tipo lavorativo.
È un servizio di tipo educativo che opera, attraverso progetti individualizzati, in ambienti lavorativi; normalmente tali progetti s’inquadrano all’interno di interventi più articolati gestiti dai servizi di riferimento in base alla condizione di salute delle singole persone.

A CHI È RIVOLTO
Pur essendo un Servizio dell’U.O. Disabilità, l’utenza del SIL è trasversale alle diverse aree di salute; possono accedere ai percorsi d’integrazione lavorativa:

  • persone disabili in carico ai servizi che fanno riferimento all’U.O. Disabilità;
  • persone  con  diagnosi  psichiatrica  in  carico  ai  Servizi  del  Dipartimento  per  la  Salute Mentale;
  • persone  con  problemi  di  dipendenza  in  carico  ai  Servizi  del  Dipartimento  per  le Dipendenze;
  • persone iscritte alle liste del “collocamento mirato per le persone disabili” (L. 68/99) laddove ciò sia necessario e/o quando le stesse persone ne richiedono l’intervento di supporto.

L’età di accesso per i progetti con contenuto formativo è compresa fra i 16 e i 55 anni, mentre per i progetti d’integrazione sociale l’età di accesso arriva ai 65 anni.
È opportuno, laddove ve ne siano le condizioni soggettive, che le persone siano in possesso della certificazione d’invalidità civile e della valutazione della disabilità per l’accesso al collocamento mirato.

QUALI SONO LE PRINCIPALI ATTIVITÀ

Il SIL ha predisposto un’offerta di strumenti progettuali che vanno di volta in volta personalizzati.I progetti del SIL si differenziano in base agli scopi che ci si prefiggono e possono essere:

  • di osservazione in situazione;
  • di formazione in situazione;
  • d’integrazione sociale in ambiente lavorativo;
  • di consulenza nella ricerca autonoma del lavoro;
  • di gestione del rapporto di lavoro.

Allo  scopo di realizzare i progetti individualizzati,  il  SIL  ricerca  Aziende  ed  Enti  operanti  sul territorio disponibili ad una fattiva collaborazione nella gestione delle esperienze, individua i settori in cui queste possono aver luogo, sostiene i lavoratori che, all’interno del luogo di lavoro, svolgono la funzione di tutor degli utenti.

COME SI ACCEDE
Poiché i progetti d’integrazione lavorativa s’inquadrano all’interno di una presa in carico più generale, che tiene conto di vari aspetti – soggettivi e riferiti al contesto di vita – delle persone, l’accesso al SIL avviene sulla base di una segnalazione da parte dei servizi di riferimento (U.O. Disabilità, Dipartimento per la Salute Mentale, Dipartimento Dipendenze).

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