Prevenzione degli incidenti domestici

Il Servizio Igiene e Sanità Pubblica aderisce da tempo, al Programma di Prevenzione degli Incidenti Domestici, che rientra nel Piano della Prevenzione della Regione del Veneto (DGR 3139 del 14/12/2010) di cui l’Azienda l’ex  ULSS 18 di Rovigo è capofila.

Con il termine “incidenti domestici” si indicano tutti quegli eventi che possono accadere accidentalmente in casa o nelle sue pertinenze (giardino, garage, cantina, ecc.), che a volte rendono necessario il ricorso a cure mediche e che possono, in una percentuale di casi, causare la  compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona per le lesioni riportate.

Questi incidenti rappresentano un rilevante problema di sanità pubblica: in diversi Paesi europei ed extra-europei sono state avviate, già da alcuni anni, politiche di prevenzione e sicurezza allo scopo di ridurre tale fenomeno.

In Italia, secondo i dati ISTAT, si evidenziano circa 3.500.000 infortuni con un incremento nell’ultimo decennio pari al 20%, in base a quanto si evidenzia, gli incidenti domestici si collocano come la quinta causa di morte evitabile (circa 8.000 decessi/anno). Sono incidenti che possono avere conseguenze più gravi, oltre che in termini di mortalità anche di invalidità permanente, in modo particolare quando si verificano in bambini in età prescolare ed in anziani: Questo  Servizio, sulla base delle indicazioni regionali, anche nel corso del 2015 si è attivato per realizzare nel territorio progetti e attività mirate, rivolte in modo particolare, a queste due fasce d’età.

 

Il Progetto BABY BUM. CAMBIA LA VITA, CAMBIA LA CASA. è studiato per i piccoli di età compresa tra 0 e 3 anni: prevede la sensibilizzazione dei neo genitori con informazioni sull’importanza sia di sorvegliare attentamente i piccoli, sia di rendere il più possibile sicuro il loro ambiente di vita.

Se la casa è strutturata ed organizzata a misura di bambino si riduce la possibilità che si verifichino incidenti gravi: un attimo di distrazione può comportare conseguenze anche gravi.

Il primo contatto con i neo-genitori avviene quando gli operatori sanitari del percorso nascita consegnano loro i materiali, predisposti allo scopo e contenenti informazioni e i consigli .

Anche nel 2016 è proseguita la distribuzione degli opuscoli ai genitori dei nuovi nati presso i punti nascita.

Nel corso dell’anno 2015 era stato distribuito, anche negli ambulatori vaccinali del nostro territorio, nel periodo compreso tra settembre e novembre, un questionario che aveva lo scopo di evidenziare sia l’uniformità della distribuzione della brochure informativa (“Baby Bum. Cambia la vita, cambia la casa”) sia  il livello di rischio e di conoscenza dello stesso nell’ambiente domestico  -rischio per il bambino nella propria casa-  e destinato ai genitori dei bambini in età 0-3 anni (in occasione  dell’accesso per la seconda vaccinazione del proprio figlio).

I dati regionali emersi dalla  successiva elaborazione (effettuata a carico dell’ULSS capofila) sono stati  comunicati ad ogni ULSS nel corso del 2016.

La brochure informativa nel nostro territorio viene distribuita sia presso i Punti nascita degli Ospedali sia presso i Servizi vaccinali in occasione del primo accesso (nel caso il genitore non l’avesse già ricevuta in precedenza), ma a livello regionale solo il 36% dei genitori dichiara di essere stato esposto al messaggio di prevenzione riguardo agli incidenti domestici (con notevoli differenze tra i vari territori). Per quanto riguarda i comportamenti in casa, 2 genitori su 3, dopo la nascita del proprio figlio, hanno apportato modifiche all’abitazione allo scopo di renderla maggiormente sicura (i genitori informati sembrano porre maggiore attenzione sia ai comportamenti in casa, sia a quelli pericolosi per la vita del figlio).

Quanto detto rappresenta un risultato importante che indica come l’azione di Baby Bum abbia avuto un effetto sulla promozione della sicurezza domestica per i bimbi 0-3 anni sia a livello regionale che locale.

In modo particolare si possono evidenziare, nella tabella successiva, le abitudini ed i comportamenti in casa che emergono dalla lettura ed elaborazione dei questionari compilati presso i Servizi vaccinali di questo territorio rispetto ai comportamenti del campione regionale.

Comportamenti in casa

 

Sempre/spesso

Qualche volta

Mai

1

Mi capita di lasciare il bambino/a da solo, anche per poco tempo, sopra ad una superficie elevata da terra (es. divano, tavolo, letto, fasciatoio, ecc.)

Aulss 1

0,9%

28,6%

70,5%

Campione

1,3%

31,2%

67,5%

2

Prima di dare il latte al bambino con il biberon controllo la temperatura

Aulss 1

93,0%

3,5%

3,5%

Campione

92,5%

4,5%

3,0%

3

Controllo i simboli nei prodotti per la casa per verificarne la pericolosità

Aulss 1

45,9%

36,9%

17,1%

Campione

51,5%

32,9%

15,6%

4

I piccoli elettrodomestici (es. phon, frullatore, ferro da stiro, stufetta del bagno…) sono collegati alla corrente anche quando non vengono utilizzati

Aulss 1

2,7%

17,0%

80,4%

Campione

5,5%

15,8%

78,7%

5

La borsa della mamma viene lasciata aperta e incustodita

Aulss 1

11,6%

37,5%

50,9%

Campione

8,3%

35,0%

56,7%

6

Mi  capita di lasciare il/la bambino/a da solo mentre fa il bagno

Aulss 1

0,9%

1,8%

97,3%

Campione

1,1%

3,5%

95,4%

7

Verifico la temperatura dell’acqua prima di fare il bagno al bambino/a

Aulss 1

95,5%

1,8%

2,7%

Campione

96,4%

1,6%

1,9%

8

I manici delle pentole sui fornelli sono girati verso l’esterno del piano cottura così sono più facili da raggiungere

Aulss 1

7,1%

19,6

73,2%

Campione

10,1%

17,7%

72,2%

9

Negli spostamenti in automobile il bambino/a viene tenuto in braccio

Aulss 1

0,9%

10,8%

88,3%

Campione

1,8%

19,6%

78,5%

10

Controllo la presenza del marchio CE nei giochi che il mio bambino utilizza

Aulss 1

60,4%

30,6%

9,0%

Campione

58,3%

32,2%

9,5%

11

Gli animali domestici (es. cane, gatto, furetto …) sono lasciati liberi in casa e possono avvicinarsi al bambino

Aulss 1

61,2%

18,4%

20,4%

Campione

35,2%

24,0%

40,8%

 

Il Progetto “AFFY FIUTAPERICOLO” è rivolto ai bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni e quindi all’età di frequenza della Scuola dell’Infanzia. L’obiettivo di questo progetto è quello di sviluppare nei piccoli specifiche competenze nella gestione di oggetti e di situazioni potenzialmente pericolosi che ogni bimbo può dover affrontare in casa e nelle attività di gioco.

La tutela e la sicurezza dei piccoli è sicuramente responsabilità degli adulti ma è importante ed utile incoraggiare i bambini ad essere consapevoli dei pericoli in modo che gradualmente imparino a riconoscerli e ad evitarli.

Affy Fiutapericolo è il personaggio che accompagna i bambini in un percorso didattico e di gioco: è un simpatico cagnolino che, grazie al suo fiuto, sa riconoscere sia i pericoli presenti in casa che i rischi dovuti ai comportamenti “distratti” dei piccoli.

Il progetto, proposto alle Scuole, è realizzato dagli insegnanti durante le attività scolastiche e prevede il coinvolgimento dei genitori.

Il Progetto, da sempre accolto con entusiasmo nelle scuole, utilizza la modalità “gioco”, e sicuramente risulterà positivo nella vita di ogni bambino coinvolto.

L’attuazione è possibile grazie alla disponibilità e collaborazione degli insegnati delle scuole che aderiscono: ad ogni insegnante viene consegnato un kit, “la Valigia di Affy Fiutapericolo”, che contiene il materiale di gioco/insegnamento da utilizzare per la promozione della sicurezza in tutti gli ambienti di vita di ogni bimbo.

Il progetto “ARGENTO ATTIVO” è quello rivolto alla popolazione di età più avanzata. Gli anziani sono persone particolarmente esposte al rischio d’incidente domestico: la propria casa viene considerata ambiente “sicuro”, in quanto conosciuto mentre, in realtà, può nascondere inaspettate e impreviste “insidie”.

Tra le azioni individuate dall’ULSS capofila è prevista la creazione di un percorso di sensibilizzazione dei “caregiver”, che rappresentano la figura che segue direttamente l’anziano nella vita quotidiana: è necessario però adattare le azioni da implementare alla realtà locale e, nel nostro territorio, si è ritenuto importante attuare l’informazione e la sensibilizzazione ai “diretti interessati” e cioè alle persone anziane.

Lo scopo di questo percorso rimane in ogni caso quello di aumentare le conoscenze, le competenze e le abilità che promuovono la sicurezza dell’anziano nell’ambiente di vita quotidiana anche attraverso più canali e questo può anche prevedere il coinvolgimento dell’assistenza sanitaria, sociale e del volontariato.

In ottobre del 2016, sempre grazie all’attività svolta dall’ULSS capofila per tutta le Regione, è stata effettuata, per il terzo anno consecutivo, la campagna “Argento Attivo in Farmacia”: tale programma prevede,  nell’ambito del percorso di sensibilizzazione rivolto agli anziani e ai loro familiari, che le Farmacie, presenti nel territorio regionale, siano chiamate a svolgere un ruolo importante e diretto.

Anche il Presidente degli Ordini dei Farmacisti anche della Provincia di Belluno, ha condiviso l’importanza degli obiettivi di questo programma siglando l’accordo operativo di adesione a questa campagna di promozione della sicurezza domestica che si è svolta  nel mese di ottobre.

Per la sensibilizzazione della popolazione sulla problematica sono state utilizzate le “shopper”: piccole borse in carta con messaggi sulla sicurezza domestica appositamente pensati per le persone anziane, che il Farmacista ha consegnato sottolineando l’importanza della prevenzione degli incidenti in casa.

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