FAQ – cantieri edili

Le risposte alle sottoelencate domande sono state condivise con gli altri Enti provinciali di vigilanza.

DOMANDA

RISPOSTA

POS e cantieri simili: per cantieri di piccola durata e sempre uguali eseguiti dalla stessa ditta (es. scavo e posa di bomboloni del gas della durata di poche ore) può essere redatto un unico POS?   NO, il POS deve essere sempre redatto, perché è specifico del singolo cantiere salvo quanto previsto dal comma 2 dell’art.88 del D.Lgs. 81/08 come modificato dal L.98 del 9 agosto 2013 (situazioni in cui non si applica il capo I del titolo IV).
POS e ATI: in caso di una Associazione Temporanea di Imprese (ATI) il POS deve essere fatto da ogni singola impresa oppure è unico redatto dall’ATI?   Ogni impresa deve avere una propria organizzazione, con a capo un datore di lavoro, quindi una valutazione dei rischi e un proprio POS. Vedi documento del Coordinamento tecnico interregionale 29.11.2011 “lavoratori autonomi e attività in cantiere”.
POS e imprese familiari: le imprese familiari con collaboratori o soci familiari devono redigere il POS? Si, vedi art. 96 comma 1 lett. g).
POS e compiti del CSE: quali elementi/contenuti del POS deve verificare il CSE e quali di possono essere considerati indispensabili?   Tutti i requisiti minimi indicati dall’Allegato XV del D.Lgs. 81/08 sono obbligatori e hanno la stessa valenza.
Società SNC e compiti del CSE: se l’impresa è una società a nome collettivo (soci equipollenti) il CSE deve richiedere la “nomina” del datore di lavoro”?   E’ possibile, anche se non necessario, che la società a nome collettivo “snc” adotti un documento (atto notarile, indicazione nella visura camerale, statuto) che indichi un socio quale datore di lavoro. Tale nominativo dovrà quindi essere riportato nel POS, in caso contrario la responsabilità ricade su tutti i soci.
Committente e impresa affidataria: entrambi i soggetti sono tenuti a verificare l’idoneità tecnico professionale delle imprese: nel caso di un subappalto fatto dalla impresa affidataria spetta solo a quest’ultima verificare l’idoneità del subappaltatore, o è un obbligo anche del Committente?   Sia la ditta affidataria che ha chiamato la ditta in subappalto, ai sensi dell’art. 97, che il committente, ai sensi dell’art. 90, devono verificare l’idoneità professionale.
Associazioni di volontariato: un’associazione di volontariato (associazione sportiva, o di cacciatori, etc.) quando svolge un’attività come lo sfalcio dei prati o ripristino ambientale, è soggetta agli obblighi del D.Lgs. 81/08?   Devono adempiere a tutti gli obblighi solo se hanno lavoratori dipendenti, se invece sono tutti volontari questi sono equiparati a lavoratori autonomi con gli obblighi indicati dall’art. 21 (attrezzature e DPI a norma).
Committente e CSE: cosa può fare il CSE se il committente affida i lavori ad imprese prive di idoneità tecnico-professionale?   Il CSE deve comunicare la non idoneità al committente prima in forma verbale poi in forma scritta e, se la situazione persiste, avvisare lo SPISAL e DTL.
CSP e CSE: L’obbligo della nomina del Coordinatore è legata al titolo abilitativo?   Il titolo abilitativo è importante: per ogni titolo abilitativo (permesso di costruire, scia, dia, etc.) si dovrà verificare il numero di imprese coinvolte come indicato dall’art. 90 co.3 del D.Lgs. 81/08.
Lavoratori Autonomi e Consorzio di artigiani: quali obblighi sussistono in materia di sicurezza sul lavoro? e c’è l’obbligo del RLS?   Devono sottostare a tutti gli obblighi di una ditta previsti dal 81/2008; per quanto riguarda l’RLS, trattasi di un diritto dei lavoratori, il datore di lavoro ha l’obbligo di formalo nel caso venga eletto.
Lavoratori autonomi: nel caso in cui due o più artigiani lavorano insieme in un cantiere, quali documenti devono redigere?   Gli artigiani non possono lavorare assieme per realizzare la stessa opera perché diventano una società di fatto: in tal caso (oppure nel caso costituiscano per lo scopo una particolare forma associativa), sottostanno a tutti gli obblighi (anche documentali) previsti dal 81/2008.
Lavoratori autonomi: se un artigiano si avvale di lavoratori interinali (temporaneamente per quel solo cantiere) quali adempimenti documentali deve attuare?   L’artigiano diventa datore di lavoro e quindi deve sottostare a tutti gli obblighi di una ditta previsti dal 81/2008 dall’elaborazione del DVR, alla sorveglianza sanitaria e formazione.
Imprese familiari: quali obblighi hanno a parte la redazione del POS?   Le imprese familiari sono soggette agli obblighi indicati nell’art. 21 (uso attrezzature, DPI, tessere di riconoscimento) e a quelli dell’art. 96 (logistica di cantiere, accessi, recinzione, disposizione,o accatastamento di materiali e attrezzature, protezione contro le influenze atmosferiche, rimozione di materiali pericolosi, stoccaggio ed evacuazione di detriti, POS). I singoli componenti dell’impresa familiare sono equiparati ai lavoratori (autonomi) e quindi sottostanno agli obblighi di cui agli artt. 94 (indicazioni del CSE), 100 co.3 (rispetto di POS e PSC), 124 (deposito di materiali sulle impalcature), 138 co. 3 e 4 (divieto di gettare dall’alto elementi del ponteggio, divieto di salire e scendere lungo i montanti) e 152 co.2 (divieto di lavoro sui muri in demolizione). Infine è obbligatoria la formazione specifica (attrezzature, ponteggi, funi, etc.).
Lavoratori autonomi: quali obblighi documentali devono avere i lavoratori autonomi che eseguono operazioni di montaggio e smontaggio di ponteggi?   I lavoratori autonomi che eseguono insieme operazioni di montaggio e smontaggio di ponteggi costituiscono una società di fatto e quindi sottostanno a tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008. Ci deve essere il PIMUS con tutte le figure abilitate e il POS deve contenere i soggetti della sicurezza aziendale (incaricati emergenze, RSPP, etc.).
Lavori in quota e misure provvisionali: quando è necessario installare una opera provvisionale (parapetti, ponteggi, etc) e quando è sufficiente la linea vita?     Prioritariamente si devono prevedere le opere provvisionali, se ciò non è possibile in base alla valutazione del rischio si scelgono le altre misure di sicurezza (art. 111-1-a).
Installazione di linee vita: quali requisiti professionali o abilitativi deve possedere la ditta che installa le linee vita? e quali sono i compiti dell’ufficio tecnico comunale in relazione a questo aspetto?   Le ditte installatrici non devono avere nessuna abilitazione specifica, resta comunque la responsabilità per i lavori che ha fatto. Gli uffici tecnici comunali non hanno compiti di controllo su tali aspetti.
Difesa delle aperture: quando proteggere eventuali dislivelli: 50 cm o 2 m ?   Si deve far riferimento all’art. 146 comma 3 “le aperture dei muri prospicienti il vuoto o vani che abbiano una profondità superiore a 50 cm devono essere munite di normale parapetto e tavola fermapiede oppure convenientemente sbarrate”.
Difesa delle aperture: a quale distanza dal pericolo di caduta è possibile prevedere zone di transito o lavoro semplicemente delimitate e non parapettate?   È importante mantenere una distanza di sicurezza sufficiente a garantire in caso di caduta al suolo di rimanere all’interno del margine di sicurezza. Si rimanda comunque ad una valutazione del rischio come previsto dal POS e/o PSC.
Ponteggi: quali protezioni adottare (caratteristiche dei ponteggi) per i piani inclinati?   Si fa riferimento a quanto indicato dal documento del Coordinamento tecnico interregionale 29.11.2011 “lavori su coperture con sistemi temporanei di protezione dei bordi” tenendo presente che se il parapetto non è omologato è necessario fare il calcolo.
Ponteggi: cosa è da ritenersi “ponteggio” e cosa invece “accessorio” alla struttura?   Per ponteggio si intende tutto quello compreso e riportato nel libretto del ponteggio e certificato dalla ditta costruttrice; per accessorio si intendono tutte le strutture non comprese nel libretto ad esempio: reti elettrosaldate, teli contro la caduta di materiale, tubi-giunti.
Ponteggi: quali sono le situazioni anomale che prevedono un calcolo statico del ponteggio?   Qualsiasi configurazione diversa da quella prevista nel libretto del ponteggio e comunque ponteggi superiori a 20 m di altezza (vedi art. 133).
Ponteggi: il solo primo piano di un ponteggio è assimilabile ad un cavalletto normale edile o è un ponteggio a tutti gli effetti?   Il montaggio anche del solo primo piano del ponteggio deve essere effettuato secondo quanto previsto dal libretto del ponteggio.
Lavori sulle coperture: in presenza di un ponteggio con parapetto all’ultimo impalcato con h 1,20 m dalla linea di gronda, quando è obbligatorio installare le linee vita provvisorie e i punti di ancoraggio per l’uso dei DPI di 3° categoria? Dipende dall’inclinazione del tetto.
Sistemi fissi contro le cadute dall’alto: per la sostituzione dei lucernai è necessario installare le linee vita fisse sulla copertura?   Se si rientra nei casi prevista dalla DGRV 2774/2009 e successive modifiche di cui alla DGRV 97/2012, bisogna predisporre le misure di sicurezza per le successive manutenzioni.
Messa a terra: è vero che una norma CEI del 2012 esonera la messa a terra dell’impianto se le attrezzature hanno la messa terra nel filo/presa e se l’impianto è conforme?   Deve esserci la messa a terra se l’isolamento verso a terra della carcassa della attrezzatura è inferiore a 200 OHM.
Noleggi: quali adempimenti documentali (POS, PSC) sono previsti in caso di noleggio di attrezzature?   Gli obblighi dei noleggiatori di attrezzature di lavoro sono definiti dall’art. 72 del D.Lgs. 81/08. Il nolo a caldo (noleggio di macchina e operatore) si configura come l’intervento di un’ulteriore impresa esecutrice che deve avere il proprio POS e può far aumentare il numero delle imprese esecutrici rendendo, di conseguenza, necessaria la nomina del coordinatore e la redazione del PSC.
Linee vita e ancoraggi: se non c’è un ancoraggio EN 795, dove è possibile assicurarsi?   L’art. 115 del D.Lgs. 81/08 comma 3 indica “il sistema di protezione deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo o linea vita, a parti stabili delle opere provvisionali”.
Linee vita e ancoraggi: un ancoraggio fatto a regola d’arte deve sempre rispettare la norma EN 795?   No, perché per regola d’arte non ci si riferisce solo alla norma EN citata. Si vedano le linee guide INAIL “Guida tecnica per la scelta, l’uso e la manutenzione degli ancoraggi”.
 Linee vita e ancoraggi: se non ci sono le linee vita 795, è possibile ancorarsi al paraneve?   No, ad esclusione dei casi in cui vi sia la certificazione del paraneve come ancoraggio.
Linee vita e ancoraggi: su strutture naturali (riccia, alberi) come si fa a sapere che il punto di ancoraggio sia di 10 kN?   Si deve fare una stima sulla base della dimensione, diametro, etc.) mantenendo un largo margine di sicurezza o facendo delle misure di estrazione.
Linee vita e ancoraggi: quali sistemi anticaduta sono ritenute idonei?   Sono quelli indicati dall’art. 115 comma 1 del D.Lgs. 81/08 (assorbitori di energia, connettori, dispositivi di ancoraggio, cordini, dispositivi retrattili, guide o linee vita flessibili, guide o linee vita rigide, imbracature) che devono essere conformi alle nome tecniche.
Linee vita e ancoraggi: il posizionamento deve essere sempre abbinato al cordino anti caduta?   No, sono possibili altri sistemi di trattenuta come ad es. nei lavori su fune si utilizza la doppia corda; vedi anche art. 116 del D.Lgs.81/08.
Sorveglianza sanitaria e soci di società: c’è l’obbligo del legale rappresentante della società di sottoporsi alle visite mediche?   No, il DDL non è obbligato a fare le visite mediche.
 Sorveglianza sanitaria: quali sono le responsabilità del datore di lavoro e del lavoratore in caso di mancato rispetto delle prescrizioni impartite del MC?   Il datore di lavoro ha la responsabilità di attuare le misure indicate dal MC (adibire il lavoratore ad altre mansioni come indicato dall’art. 42, sanzionato sulla base dell’art. 18 comma 1 lett. c) “nell’affidare i compiti il DDL deve tener conto delle capacità in rapporto alla salute”. Se invece si tratta di negligenza del lavoratore che non rispetta le disposizione aziendali il lavoratore stesso è punibile con l’art. 20 comma 1 lett. b), sempre che il DDL e il preposto abbiano sorvegliato sull’operato del lavoratore stesso.
Recinzione: come deve essere la recinzione in caso di cantieri stradali diffusi o per lavori boschivi? Si deve limitare il cantiere come descritto nel PSC e/o POS. La recinzione lungo la strada deve essere eseguita lungo le aree di lavoro e le pertinenze e in ogni caso va sempre segnalato. Per i cantieri montani valgono le stesse regole con priorità per la segnaletica in presenza di viabilità particolare quali sentieri o accesso diversi.

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