Donazione d’organi e tessuti

“Sono 13.000 i pazienti in attesa di trapianto. Ma le donazioni d’organo ogni anno non superano le 2000…”

Le modalità con cui i cittadini esprimono il proprio consenso o diniego alla donazione di organi sono stabilite dalla legge n.91 del 1/4/1999 e successivo decreto del Ministero della Sanità 8/4/2000. Attualmente non è ancora operante il principio del “silenzio – assenso”.

La volontà può essere manifestata nei seguenti modi:

Portando con sè una semplice dichiarazione scritta riportante Nome, Cognome, data di nascita, dichiarazione di volontà, data e firma;
Compilando una apposita dichiarazione presso gli sportelli abilitati dell’ULSS di appartenenza (o di altra azienda ospedaliera o azienda sanitaria locale) o il proprio medico di famiglia. In questo caso l’azienda sanitaria, rilevata la volontà del cittadino, provvede a registrare i dati nel SIT (Servizio Informativo dei Trapianti) istituito presso il Ministero della Sanità. I Dati sono coperti da riservatezza e sono accessibili solo al personale autorizzato.

In ogni momento, comunque, la volontà espressa può essere modificata.

  • Se la persona ha espresso in vita la volontà positiva di donazione, la famiglia non può opporsi;
  • Se la persona ha espresso in vita la volontà negativa di donazione, non c’è alcun prelievo d’organo;
  • Se la persona non ha espresso alcuna volontà, il prelievo è consentito solo se i familiari non si oppongono;
  • Per i minori di età, la dichiarazione di volontà è manifestata dai genitori esercenti la potestà, di comune accordo.

La dichiarazione di volontà può essere resa nei seguenti luoghi:

  • Ospedale di Belluno: CUP (Centro Unico di Prenotazione)
  • Ospedale di Feltre: Direzione medica
  • Ospedale di Feltre – Palazzina “Fusaro”: Ufficio Amministrativo Centrale
  • Ospedale di Agordo: URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
  • Ospedale di Pieve di Cadore: Direzione Medica
  • Ospedale di Auronzo: Ufficio Prenotazioni
  • Sede ULSS – Belluno: URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
  • Sedi distrettuali di Lamon, Longarone, Mel, Puos D’Alpago, Santa Giustina, Santo Stefano di Cadore e Sedico
  • Ambulatori dei Medici di Base

ALCUNE DELLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI (FAQ) IN TEMA DI DONAZIONE D’ORGANI E TESSUTI:

  1. Perché donare i propri organi e tessuti?

    La possibilità di trapiantare organi e tessuti prelevati da una persona deceduta ad un’altra che ha la necessità di essere curata è una grande opportunità: attraverso il trapianto è possibile salvare e migliorare la qualità della vita di molti pazienti.

  2. Quali organi e tessuti possono essere donati?

    ORGANI: cuore, reni, fegato, polmoni, pancreas e intestino.
    TESSUTI: cornee, valvole cardiache, segmenti vascolari, cute e segmenti osteo-tendinei.

  3. Quando avviene la donazione di organi?

    La donazione avviene solo dopo che è stato fatto tutto per salvare il paziente.
    La donazione può avvenire quando il cervello non funziona più e non potrà mai più funzionare a causa della completa distruzione delle cellule cerebrali.

  4. Da cosa è regolamentato l’accertamento di morte?

    Dalla Legge n° 578 del 29/12/1993
    Dal Decreto del Ministero della Sanità n° 582 del 22/08/1994

  5. Come fanno i Medici a stabilire che una persona è morta?

    La morte è causata dalla TOTALE ASSENZA DI FUNZIONE CEREBRALI, dipendenti da un prolungato arresto della circolazione per almeno 20 minuti, o da una gravissima lesione che ha colpito direttamente il cervello.
    In questi casi, detti di “MORTE CEREBRALE”, i Medici eseguono una serie di accertamenti clinici per stabilire, per un periodo di almeno 6 ore consecutive, la contemporanea assenza di:
    riflessi che partono direttamente dal cervello
    reazione agli stimoli dolorifici
    respiro spontaneo
    stato di coscienza
    qualsiasi attività elettrica del cervello.

  6. La morte può essere accertata da un solo Medico?

    NO: gli accertamenti devono essere effettuati da una Commissione di 3 Medici:
    un Medico legale
    un Medico rianimatore
    un Medico neurologo
    Gli accertamenti devono essere registrati e ripetuti almeno 3 volte nel periodo delle 6 ore.

  7. In una persona morta il cuore può battere ancora?

    SI: la morte di una persona è determinata esclusivamente dalla morte del cervello, indipendentemente dalle funzioni residue di qualsiasi organo.
    Per questo motivo in un soggetto deceduto in condizioni di “morte encefalica” (o “morte cerebrale”), se si mantiene una ventilazione meccanica, IL CUORE PUO’ BATTERE PER ALCUNE ORE.
    La donazione degli organi può essere effettuata solo in questi casi.

  8. Che differenza c’è tra la morte cerebrale e il coma?

    Nella MORTE CEREBRALE tutte le cellule cerebrali sono morte e non è possibile rilevare alcuna attività (vitale).
    Nel COMA:
    il paziente è vivo, anche se la coscienza è assente
    i riflessi sono presenti
    l’attività elettrica è rilevabile
    la risposta agli stimoli dolorifici è rilevabile
    Il paziente in coma viene curato, spesso con ottimi risultati e riprende una vita normale.

  9. E’ possibile confondere il coma con la morte cerebrale?

    NO: le procedure diagnostiche consentono di escludere (CON SICUREZZA) questa possibilità.

  10. E’ possibile decidere a chi verranno trapiantati i propri organi dopo la morte?

    NO: gli organi vengono assegnati ai pazienti in lista di attesa in base alle condizioni di urgenza ed alla compatibilità clinica ed immunologica del donatore con le persone in attesa di trapianto.

  11. I pazienti pagano per ricevere un organo?

    NO: è ILLEGALE comprare o vendere organi umani: la donazione è sempre gratuita ed anonima.
    I costi del trapianto sono a carico del Servizio sanitario Nazionale.

  12. Fino a quale età si possono donare organi e tessuti?

    Non esistono limiti d’età per la donazione d’organi: in particolare le cornee ed il fegato, prelevati da donatori d’età superiore agli 80 anni, sono frequentemente idonei ad essere prelevati e trapiantati.

  13. Come si esprime la volontà di donare?

    Attraverso la dichiarazione scritta che il cittadino porta con se con i propri documenti
    Attraverso la registrazione della volontà (positiva o negativa) effettuata presso le Aziende ULSS, le Aziende Ospedaliere e i Medici di base.

  14. Una volta espressa la mia volontà (positiva o negativa), i miei familiari possono decidere se donare o non donare i miei organi?

    NO:
    Se ho espresso il mio consenso al trapianto, i miei familiari non possono opporvisi.
    Se ho espresso la mia volontà negativa (diniego) alla donazione d’organi, i miei familiari non possono decidere di donare i miei organi.

  15. Se non esprimo né il consenso né il diniego alla donazione d’organi, cosa succede?

    In questo caso la donazione d’organi è consentito solo se i familiari non si oppongono.

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