Donatori di Sangue: Agordo avrà un punto di raccolta tutto suo

Sono considerevoli gli interventi in programma per il centro di raccolta del sangue di Agordo, interventi che consegneranno ai donatori una struttura all’avanguardia e più funzionale. Il “La” all’operazione viene dalle recenti verifiche  inserite nel percorso di accreditamento delle strutture trasfusionali. Dagli accessi dei verificatori sono emerse delle criticità, soprattutto di carattere strutturale, che necessitano di interventi rapidi. Con la collaborazione dell’Associazione Bellunese Volontari del Sangue, l’ULSS n. 1 ha già elaborato, mediante il proprio ufficio tecnico, il progetto di ammodernamento. I lavori cominceranno il 20 febbraio prossimo con una tempistica stimata in massimo 90 giorni; nelle operazioni verranno impiegati personale interno e risorse aziendali; per accelerare al massimo l’iter dei lavori.

I primi ad esserne informati sono stati i volontari dell’Abvs operanti sul territorio. Una vallata, quella agordina, dai numeri notevoli. Sono ben 749 i donatori attivi della zona 2 mentre sono 57 le nuove leve che, dopo aver superato gli esami necessari, sono entrati a pieno diritto nelle fila delle sezioni Abvs locali. I volontari agordini hanno donato complessivamente nel 2013 1.037 unità, un incremento, rispetto all’anno precedente, dell’1,6%; 97 sono state, in totale, le procedure di aferesi svolte presso il Trasfusionale di Belluno.

Nella serata dell’11 febbraio, i segretari delle sezioni dell’agordino hanno avuto modo di confrontarsi con il dott. Pietro Paolo Faronato, Direttore Generale, il dott.  Francesco Favretti, Direttore Amministrativo, il dott. Stefano Capelli,  Direttore f.f. Struttura Trasfusionale della ULSS 1 e Gina Bortot, presidente Abvs, progetto e piantina alla mano.

Pochi i disagi per i donatori associati, nel periodo di chiusura del centro: grazie al collaudato sistema di prenotazione, i donatori che lo vorranno potranno recarsi, nella misura di due per giornata, presso la struttura trasfusionale di Belluno. Alla riapertura del centro di Agordo, si provvederà a ricontattare soprattutto chi, per motivi logistici o lavorativi, non ha avuto la possibilità di scendere nel capoluogo. Una gestione ottimale in virtù della sinergia creata tra Abvs e Trasfusionale per mezzo dell’ufficio di chiamata. Il sistema di prenotazione, di cui l’Abvs è stata precorritrice sin dal 1998, consente un continuo colloquio tra associazione e struttura sanitaria in modo che la prima contatti e fissi gli appuntamenti ai singoli donatori, secondo le indicazioni e le esigenze della seconda. La soddisfazione di Gina Bortot e del dott. Stefano Capelli è confortata dai dati: su oltre 9.400 unità raccolte nel 2013 nell’ULSS  1 di Belluno, solo 1 unità è stata eliminata per superamento della data di scadenza. Un dato lusinghiero che impone una riflessione, etica ed economica, sul valore aggiunto di questo sistema, capace di valorizzare al massimo l’atto del volontario.

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