BELLUNO. Si è concluso ufficialmente il Progetto di Sviluppo della Centrale Operativa Territoriale (COT) del Distretto di Belluno, servizio funzionale a tutti gli attori della rete socio sanitaria coinvolti nella presa in carico del paziente “fragile”, cioè quel paziente caratterizzato da multimorbidità, elevata complessità della cura o terminalità e reso possibile grazie ad un contributo della Fondazione Cariverona.
Tra le novità maggiori del progetto, iniziato nel 2015, è stata l’introduzione della figura dell’infermiere Case Manager, professionista che facilita la dimissione dall’Ospedale garantendo la continuità delle cure e dell’assistenza.
La disponibilità del fondo riservato ha permesso inoltre di acquistare due autovetture per gli spostamenti dei case manager tra i diversi presidi ospedalieri e il territorio, un nuovo sistema di segreteria telefonica con registrazione delle chiamate in entrata ed uscita, sei personal computer, cinque tablet con accesso da remoto ai database, una struttura insonorizzata composta da quattro scrivanie per il call center della COT; per la parte informatica sono stati acquistati dei software che permettono un miglior monitoraggio e l’archiviazione digitale della documentazione dei pazienti seguiti nel processo di dimissione protetta, mentre per la parte informativa la COT ha creato dei video informativi, che descrivono l’organizzazione dei percorsi assistenziali post dimissione.
Si ringrazia la Fondazione Cariverona per il prezioso finanziamento di €140.000, in un costo totale di €218.300, contributo che ha reso possibile l’esito decisamente positivo del progetto che è stato in seguito il fattore determinante per la stabilizzazione dell’attività della Centrale Operativa Territoriale del Distretto di Belluno nel raggiungimento delle sue funzioni di coordinamento delle transizioni protette, di raccolta dei bisogni di carattere socio-sanitario e per garantire la tracciabilità dei percorsi attivati sui pazienti segnalati.