Una delle principali sfide della sanità moderna è quella di riuscire a coniugare la crescente intensività delle patologie cerebro e cardiovascolari, con la presa in carico delle patologie croniche, dovute all’aumento della vita media, direttamente nel territorio. Nella realtà bellunese questa attività è già in essere da anni.
In particolare, estremamente utile, è il ruolo dell’idrokinesiterapia, che frequentemente può essere complementare alla tradizionale fisiokinsiterapia, in una vasta gamma di disordini neurologici, ortopedici e reumatologici. L’acqua con il suo ambiente unico e le sue intrinseche proprietà fisiche infatti, permette di realizzare programmi riabilitativi e rieducativi specifici, riducendo al minimo il traumatismo e consentendo un intervento diretto su condizioni difficili da controllare con la sola terapia medica, come la spasticità, la distonia o severe condizioni osteoarticolari acquisite o congenite.
Di tutto questo si tratterà approfonditamente in un convegno aperto alla cittadinanza, organizzato da Sportivamente Belluno s.r.l. che si svolgerà sabato 24 febbraio dalle 8.30 alle 13 presso la Sala Riunioni dell’Ospedale San Martino di Belluno.
Interverranno, dopo il saluto delle autorità, le figure sanitarie coinvolte sul tema, quindi medici fisiatri, neurologi e ortopedici e istruttori di nuoto.