Indicazioni dal Protocollo operativo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione del Veneto

In conformità a quanto disposto dalle delibere delle Giunta Regionale del Veneto  n. 571 del 21 aprile 2015  e  n. 636 dell’11 aprile 2016, si ricorda che l’ULSS di Belluno ha adottato anche per l’estate 2016 il “Protocollo per la prevenzione delle patologie da elevate temperature nella popolazione anziana della Regione del Veneto”.

Le procedure del “Piano Caldo 2016” prevedono che l’Arpav emetta, dal primo giugno al 15 settembre, un bollettino quotidiano (entro le ore 15.00 anche dei giorni festivi) sullo stato climatico di 4 aree individuate (montana, pedemontana, continentale e costiera), integrando le previsioni del tempo con il monitoraggio dell’ozono, dell’indice di disagio fisico e della qualità dell’aria.

Qualora il bollettino indicasse una previsione di disagio prolungato, il Coordinamento Regionale in Emergenza – Sala Operativa di Protezione Civile attiverà l’allarme climatico ai servizi sanitari (segnatamente 118, Pronto Soccorso e Distretti Sanitari) per rispondere ai bisogni della popolazione e alle Direzioni Generali di riferimento delle ULSS coinvolte.  E’ anche previsto che le ULSS abbiano propri referenti aziendali,  dei Distretti, dei Pronto Soccorso e delle Centrali 118.

Il piano di intervento permette inoltre di individuare preventivamente situazioni a rischio e segnalarle alla rete dei  servizi territoriali per un intervento tempestivo.  All’iniziativa partecipano le Amministrazioni comunali, il Distretto Socio-Sanitario, i Medici di Medicina Generale, l’Ospedale, le Case di Riposo, le Associazioni di volontariato, la Protezione civile, per offrire un’azione di sorveglianza e di risposta alle richieste di aiuto.

Si ricorda che al fine di facilitare l’accesso alle informazioni sulle risorse e sulle opportunità del  territorio la Regione del Veneto ha  attivato il numero verde  800 462 340 in collaborazione con il  Servizio di telesoccorso e telecontrollo,  attraverso il quale i cittadini possono ottenere informazioni e consigli utili per sopperire al clima torrido. E’ comunque  naturalmente sempre possibile contattare direttamente  il SUEM  118.

Si richiamano quindi in sintesi le informazioni utili in caso di emergenza caldo a favore della popolazione:

Le persone a rischio

Le persone più esposte agli effetti del caldo sono quelle che risiedono nei Comuni del  fondo valle, durante i mesi estivi, specialmente se si tratta di anziani senza aiuto o supporto familiare o in precaria situazione abitativa.

In particolare, alcune categorie sono particolarmente a rischio per le conseguenze sull’organismo delle ondate di calore:

  • persone anziane;
  • bambini da 0 a 4 anni;
  • i diabetici;
  • gli ipertesi;
  • chi soffre di malattie venose;
  • le persone non autosufficienti;
  • chi ha patologie renali;
  • chi è sottoposto a trattamenti farmacologici.

Tra gli anziani, in particolare sono più a rischio le persone di oltre 75 anni, con una preesistente malattia, con un basso livello socio-economico, che vivono da soli, in una casa priva di condizionamento d’aria.

Precauzioni da adottare contro il caldo

È possibile ridurre o prevenire le condizioni di disagio o malessere fisico a causa del caldo nei giorni più afosi dell’estate seguendo alcuni suggerimenti utili:

  • Evitare di uscire nelle ore calde della giornata (tra le ore 12 e le 17).
  • Cercare di rendere il più fresco possibile l’ambiente in cui si vive (usare con attenzione e moderazione i condizionatori e i ventilatori e coprirsi quando si passa da un ambiente caldo aduno fresco).
  • Bere molto (almeno 2 litri di acqua) anche se non se ne sente il bisogno, evitare le bibite gasate, zuccherate, o troppo fredde.
  • Limitare i caffè e le bevande alcoliche che aumentano la sudorazione e la sensazione di caldo.
  • Preferire pasti leggeri, facili da digerire, non grassi, privilegiando la pasta, la frutta e la verdura ed evitando     carni e insaccati.
  • Vestirsi con indumenti leggeri di colore chiaro, di fibre naturali come cotone e lino; usare un copricapo quando si esce, soprattutto nelle ore con il sole più alto.
  • Non interrompere o modificare mai di propria iniziativa senza aver consultato il proprio medico una cura che si sta seguendo.
  • Se possibile adottare l’abitudine di fare frequenti docce non calde senza asciugarsi.
  • Non fare attività fisica nelle ore calde.
  • Non sostare al sole;
  • In caso di particolare disagio recarsi presso strutture climatizzate (Case di riposo, Centri ricreativi per gli anziani….).

La patologia da calore si manifesta inizialmente con facile affaticabilità, mancanza d’appetito, insonnia, capogiri o svenimenti nella stazione eretta, crampi muscolari, palpitazioni. In presenza di questi disturbi che possono perdurare per giorni, l’attivazione sistematica dei provvedimenti di prevenzione è in genere sufficiente a risolvere la situazione.

In caso di aggravamento, si manifesterà: un aumento della temperatura corporea con cute calda, secca ed arrossata, stato di agitazione confusionale e deterioramento della coscienza mancanza di respiro e in taluni casi, anche nausea-vomito, mal di testa, vertigini e ronzii alle orecchie e contrazione della diuresi. In tali casi vanno aggiunti alle norme di prevenzione sopra ricordate i seguenti provvedimenti, in attesa del necessario intervento medico:

  • tenere la persona in luogo fresco, ombroso e possibilmente ventilato;
  • usare un ventilatore per favorire l’evaporazione della pelle bagnata;
  • eseguire, per ridurre gradualmente la temperatura, spugnature con acqua fresca sui polsi, fronte, collo e inguine;
  • porre una borsa di ghiaccio sul capo;
  • integrare i liquidi persi dando da bere acqua e Sali minerali;
  • raffreddare la cute con dell’acqua o avvolgendo la persona colpita con un panno fresco bagnato.

In caso di necessità contattare:

Medici di famiglia, Pediatri, Farmacisti, Assistenti sociali, Case di riposo, RSA, Servizio di assistenza domiciliare del Distretto socio sanitario, Ospedali, Associazioni di volontariato, Presidio sanitario dei luoghi di vacanza.

 

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